Queste righe le ho buttate giù ieri sera, con il quaderno appoggiato al cuscino.
Sono parole distillate da quello che esattamente sono ora.
E nient'altro.
Il mio reggiseno aspetta piangendo.
Piegato sul comodino, disperde il mio odore nell’aria tumefatta della notte.
Il cielo spurga stelle come sudore.
E il mio cuscino sputa refoli di aria respirata.
Non voglio sogni, stanotte.
I sogni portano speranza, o distruggono il riposo.
Trasportano voci, vibrazioni di vetri, e mentono alla ragione più cauta.
Non voglio sogni, per non poter accorgermi di non avere nessuno a cui raccontarli.
La solitudine mi prende a morsi l’anima.
Rattrappisco in un corpo spruzzato di fiori purulenti.
Appassisce in me la freschezza dei gesti, e ricerco nello specchio uno sguardo indulgente.
La mia testa è zeppa di pensieri che non dirò mai.
Ogni movimento lascia dietro di sé un’ombra definitiva.
Siamo tutti pazzi, che trasciniamo i nostri culi per le strade, e costruiamo per noi stessi, e non sappiamo altro.
Cerco un modo
per far passare la vita
senza che il suo macigno
mi soffochi ora.
Mi levo il cappello, come sempre, dopo aver letto un tuo scritto. A capo nudo ti rileggo e mi stupisco ancora. Lo farò ogni volta che ti leggerò... non so perché ma ne sono certa. Ma forse lo so... :)
RispondiEliminaGiovane donna... posso dire che, più o meno al doppio del tuo tempo vissuto, mi ritrovo a cercare per un motivo simile al tuo. La spinta è stata un po' differente, però, proprio perché a "far passare la vita" mi ci ero impegnata già abbastanza e senza rendermene conto. E quel macigno mi stava soffocando silenziosamente. Quando manca il respiro, o si lotta per scrollarsi da dosso il peso oppure si chiudono gli occhi e ci si vede zombi a trascinare i culi grigi per le strade... senza sapere... senza voler sapere altro. Ma se cerchi il "modo", i sogni arrivano anche se dici di non volerli e con i sogni si materializza anche chi li ascolterà. Si struttura nel tempo, solo con il desiderio vivo e la volontà, una parte di noi che molti lasciano in sospeso. Ma la volontà ha un grande peso.
Tu... secondo me, hai la 'capienza' per accogliere e abbracciare ogni tuo sogno e anche quelli di altri. Chi pensavi dovesse ascoltare i tuoi sogni se non TU? A te spetta la prima visione, altrimenti il sogno non ha alcun senso...
Poi c'è il passo per l'indipendenza... e poi quello per l'interdipendenza... e tu hai la stoffa adatta per arrivare a tanto.
Un caro abbraccio ;)
Pat