martedì 26 luglio 2011

Al mio amante che torna da sua moglie

Anne Sexton.
Donna impaziente e impazzita.
Si è ritrovata a scalciare in una vita che non la conteneva più.
Ha cercato di strappare le pareti che la costringevano ad un ruolo di moglie-madre-serva usando le armi della disperazione e della dipendenza.
Queste parole non sono Bellezza, come quella che ho raccolto fino ad adesso in questo blog, per voi.
Queste parole sono il rimpianto per non riuscire ad esserne parte.
Ve le affido affinché siano coccolate nei vostri occhi, perché possano sentire - anche se troppo tardi - un briciolo di affetto.
(dal libro Poesie d'amore, traduzione di Rosaria Lo Russo)

Amedeo Modigliani

Lei è tutta là.
Per te con maestria fu fusa e fu colata,
per te forgiata fin dalla tua infanzia,
con le tue cento biglie predilette fu costrutta.

Lei è sempre stata là, mio caro.
Infatti è deliziosa.
Fuochi d’artificio in un febbraio uggioso,
e concreta come pentola di ghisa.

Diciamocelo, sono stata di passaggio.
Un lusso. Una scialuppa rosso fuoco nella cala.
mi svolazzano i capelli dal finestrino.
Son fumo, cozze fuori stagione.

Lei è molto di più. Lei ti è dovuta,
t’incrementa le crescite usuali e tropicali.
Questo non è un esperimento. Lei è tutta armonia.
S’occupa lei dei remi e degli scalmi del canotto,

ha messo fiorellini sul davanzale a colazione,
s’è seduta a tornire stoviglie a mezzogiorno,
ha esposto tre bambini al plenilunio,
tre puttini disegnati da Michelangelo,

l’ha fatto a gambe spalancate
nei mesi faticosi alla cappella.
Se dai un’occhiata, i bambini son lassù
sospesi alla volta come delicati palloncini.

Lei li ha anche portati a nanna  dopo cena,
e loro tutt’e tre a testa bassa,
piccati sulle gambette, lamentosi e riluttanti,
e la sua faccia avvampa neniando il loro poco sonno.

Ti restituisco il cuore.
Ti dó libero accesso:

al fusibile che in lei rabbiosamente pulsa,
alla cagna che in lei tramesta nella sozzura,
e alla sua ferita sepolta
- alla sepoltura viva della sua piccola ferita rossa -

al pallido bagliore tremolante sotto le costole,
al marinaio sbronzo in aspettativa nel polso sinistro,
alle sue ginocchia materne, alle calze,
alla giarrettiera - per il richiamo -

lo strano richiamo,
quando annaspi fra braccia e poppe
e dai uno strattone al suo nastro arancione
rispondendo al richiamo, lo strano richiamo.

Lei è così nuda, è unica.
È la somma di te e dei tuoi sogni.
Montala come un monumento, gradino per gradino.
Lei è solida.

Quanto a me, io sono un acquerello.
Mi dissolvo.

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